Ieri
sera alla Sala dei Notari di Palazzo dei Priori in Piazza IV Novembre a
Perugia, presentato con il patrocinio del Comune di Perugia, il libro primo di Christian Efrem Iori intitolato
"Una battaglia lunga tutta una vita", edito da Midgard Editrice. Sala
che, nel pieno delle norme anticontagio, ha comunque registrato il pieno
della capacità. Numerose infatti le persone che hanno partecipato
all'evento.
Ha fatto il suo intervento anche Leonardo Varasano, Assessore alla Cultura del Comune di Perugia, dicendosi emozionato nel presentare un'opera, che seppur giovane, ha la caratteristica di affrontare temi importanti e delicati, che ruotano attorno ad una diagnosi di Sclerosi Multipla di cui il protagonista dell'opera è affetto, così come l'autore. L'Assessore ha poi proseguito il suo intervento sviscerando alcuni dei temi principali dell'opera che ha presentato come uno spaccato di vita nuda e cruda dove tutti si possono riconoscere: la difficoltà dei rapporti sociali, familiari e interpersonali, la difficoltà di affrontare una diagnosi e la patologia, la fede e la volontà di non arrendersi mai.
E'
intervenuto poi l'editore Fabrizio Bandini, che si è detto orgoglioso e
fiero di aver pubblicato lopera di un trentenne che ha scritto con
carattere, forza ma semplicità, un libro che ha la capacità di essere
scorrevole, affrontando argomenti di un valore sociale non indifferente e
che non passano inosservato.
Ultimo, ma non per ultimo, Gianluca Pedicini, Presidente dell'Associazione Italiana Sclerosi Multipla per la sezione di Perugia. che ha raccolto l'invito dell'autore, presenziando l'evento e dopo aver presentato l'attività di Aism sul territorio ha ricordato "che la Sclerosi Multipla è una delle patologie più invalidanti del Sistema Nervoso Centrale, ma che di Sclerosi Multipla non si muore e grazie alla ricerca e al lavoro di Aism e dei professionisti, ci si convive". Ha poi proseguito il suo intervento sostenendo l'opera che egli stesso ha definito essere "forte, perchè vera".
Infine l'intervento emozionato dell'autore Christian Efrem Iori che ha detto <<Il mio libro cerca di comunicare anche con gli animi più demotivati, cercando di trasmettere coraggio. E' quella "pacca sulla spalla" che avrei voluto anche io, è un imperativo a non fermarsi mai, andando oltre le difficoltà che la vita ci pone, cercando di accettarle, dando sfogo anche al nostro spirito di adattamento e costruendoci nuovi parametri. Il messaggio deve essere chiaro: Qualunque cosa accada noi dobbiamo essere pronti a reagire, perché la nostra reazione in funzione del problema, è molto più importante e determinate del problema stesso. Non ha importanza quello che accade, ma come lo si gestisce, appoggiandosi anche, perché no, senza vergogna a persone, professionisti che ci possano aiutare in questo, perché anche dai momenti difficili possono, e devono nascere, bellissime opportunità>>. Ha poi proseguito <<Cerco di snaturare il pregiudizio e l’ignoranza nei confronti sia di questa patologia ma anche, e forse e soprattutto, della persona con disabilità e non del disabile. Dire disabile è etichettare, significa mettere la persona all'interno di una categoria che pone l'attenzione su quello che non riesce a fare più come prima. Dire persona con disabilità significa invece, porre l'attenzione sulla persona e sulla sua capacità di adattamento. Significa dare alla persona la possibilità di fare quello che faceva adattandosi ad una diversa modalità>>. Christian ha poi concluso <<Non c'è un perché sia nato questo libro. Credo che sia nato solamente perché doveva nascere. Ho scritto perché ho capito per cosa vale la pena di combattere>>.
Tratto da:
https://ontheroadumbria.blogspot.com/2020/10/presentato-una-battaglia-lunga-tutta.html